Donnarumma scaccia la paura: il PSG è in semifinale di Champions League

Il PSG torna in semifinale di Champions, grazie soprattutto alle parate di Donnarumma.

Doveva essere una grande notte europea e così è stato. L’Aston Villa voleva la rimonta ed effettivamente l’ha trovata. Ma, per fortuna del PSG, o meglio per meriti di uno strepitoso Donnarumma, la vittoria dei ragazzi di Unai Emery non è bastata per ribaltare la qualificazione: in virtù del risultato dell’andata infatti, i parigini strappano – con un brivido – il biglietto per la seconda semifinale di Champions League consecutiva.

Le scelte dei due allenatori

Forte del successo per 3-1 del Parco dei Principi, il PSG si presenta al Villa Park con appena due cambi rispetto all’andata: nel tridente offensivo con Dembélé e Kvaratskhelia c’è Barcola, preferito al classe 2005 Doué, a segno nel matchal Parco dei Principi. In difesa invece rientra dalla squalifica capitan Marquinhos al fianco dell’ecuadoriano Pacho. Confermati in blocco il centrocampo, composto da Fabián Ruiz, Vitinha e João Neves, e gli esterni Hakimi e Nuno Mendes.

Nonostante la sconfitta in Francia, anche Emery punta su una sostanziale continuità rispetto al match di andata, con dieci titolari confermati. Davanti al Dibu Martínez è riproposta la linea a 4 composta da Cash, Konsa, Pau Torres e Digne, uno degli ex dell’incontro. L’unica novità arriva a centrocampo, con Onana ad affiancare Kamara, Tielemans spostato più in avanti e Ramsey costretto in panchina. Gli esterni offensivi sono Rogers e McGinn a supporto di Rashford. 

Un PSG spietato nel primo tempo ipoteca la semifinale di Champions

Ci sono due gol da recuperare, una rimonta da completare. C’è un Villa Park infuocato pronto a spingere i Villans verso una notte storica. L’avvio del Villa è quello giusto. Il club inglese pressa, tiene alto il ritmo, i giocatori entrano decisi su ogni pallone e nei primi 10’ cercano di mettere subito le cose in chiaro: sarà una serata spigolosa. Il primo colpo però viene messo a segno dagli ospiti dopo 11′. Nel tentativo di pressare alto, l’Aston Villa si scopre. Barcola ne approfitta, si invola sulla fascia e dopo una lunga corsa, la mette in mezzo di sinistro: sembra una presa comoda per il Dibu, ma il portiere argentino pasticcia e valuta male la traiettoria. La palla rimane vicina al dischetto, per Hakimi è fin troppo facile siglare il gol del vantaggio.

A questo punto i parigini possono sciogliersi, dall’altro lato invece l’Aston Villa, che si trova sotto di tre gol nel complessivo, avrebbe bisogno di una scossa. Gli inglesi ci provano prima con Pau Torres e poi con Rodgers, ma senza particolare convinzione. Sebbene sappiano sempre cosa fare con la palla tra i piedi, quando si avvicinano all’area manca  qualcosa. Non c’è incisività, non c’è cattiveria, l’ultimo tocco, spesso, è sbagliato. Esattamente il contrario, invece, del PSG che al 27’ raddoppia con Nuno Mendes al termine di una splendida azione in contropiede. I due esterni difensivi, uno dei più grandi punti di forza della squadra parigina, firmano i gol che sembrano chiudere il discorso qualificazione. Proprio a quel punto però i Villans, che non hanno più nulla da perdere, tirano fuori la grinta necessaria e trovano con Tielemans (complice la deviazione di Pacho) il gol che riaccende la speranza.

Donnarumma principe d’Inghilterra

Nella ripresa la storia è ben diversa. Il PSG quasi perfetto della prima frazione scompare totalmente dal campo, l’Aston Villa che sembrava ormai morto resuscita. Al 55’ arriva il pareggio di McGinn che, dopo una lunga cavalcata partita da metà campo, beffa Donnarumma di nuovo con la complicità di un tocco di Pacho. Lo stadio si rianima, l’Aston Villa alza il ritmo e aggredisce un PSG che non è praticamente rientrato in campo. Un minuto più tardi solo uno strepitoso Donnarumma impedisce a Rashford di segnare, ma lo stesso attaccante ex Manchester, pochi secondi più tardi, partendo dalla fascia destra lascia sul posto due giocatori del PSG e una volta entrato in area passa il pallone all’indietro. A raccogliere il pase de la muerte arriva Konsa: è 3-2.

Al 57’ l’Aston Villa ha riaperto una qualificazione che per tutti sembrava ormai decisa. Al 60’ la squadra di Emery ha anche la palla del 4-2, ma il colpo di testa di Tielemans viene parato da un Donnarumma in versione Superman. Seguono dieci minuti di forcing totale, entrano anche Ramsey e Asensio – altro ex dell’incontro – che si macchierà della colpa di aver fallito il colpo del 4-2 al 69’.

Negli ultimi 15’ gli ospiti tentano di abbassare il ritmo e ripartire sfruttando i grandi spazi come fatto nella prima frazione, ma il Dibu nel secondo tempo è insuperabile. Segue il più classico degli assalti finali. Al 92’ la palla del miracolo: cross di Cash dalla destra, tiro di Maatsen che colpisce meravigliosamente al volo. A salvare un pallone indirizzato all’angolino, è proprio quel Pacho che aveva beffato il proprio portiere deviando sui primi due gol degli inglesi. Sarà l’ultima emozione di una notte folle. A passare in semifinale, con più di un brivido, è il PSG. Decisivo ancora una volta Donnarumma, che dopo la finale di Wembley e la magica notte di Anfield, torna ad esaltarsi in terra inglese.

Il PSG torna in semifinale di Champions e stavolta punta in grande

Seconda semifinale di Champions League di fila, la quarta negli ultimi sei anni per il PSG. Questa volta però a trionfare è stato il gruppo, ciò che è sempre mancato in questi anni nella capitale francese. Sì, perché Luis Enrique oltre a garantire un’aura di normalità e leggerezza all’interno dello spogliatoio, è riuscito a far crescere i talenti, a far maturare Dembélé, a costruire un gruppo affiatato e spensierato. Il PSG è una squadra giovane – e probabilmente ha rischiato di pagare proprio questo fattore nella ripresa al Villa Park – che ha però anche la capacità di giocare con saggezza e che, guidata da Donnarumma, Marquinhos e Hakimi, sembra avere finalmente trovato una quadra. Sicuramente l’Aston Villa torna a casa a testa alta, ma al contempo avrà più di qualche rimpianto. Passa dunque il turno una squadra che ha meritato e che, di fronte all’Arsenal o al Real Madrid, potrà di certo dire la sua.

Al termine dell’incontro, il capitano del PSG Marquinhos ha esaltato il proprio portiere:

Il mister ha portato una nuova mentalità, ci ha insegnato a non mollare. Siamo giovani è vero, ma sappiamo soffrire e difenderci quando serve. Abbiamo peccato dopo essere andati avanti di due gol, abbassare l’intensità e il ritmo ha permesso agli avversari di tornare in partita, dopo i gol hanno preso molta fiducia. Altre volte avremmo incassato anche il quarto gol e forse saremmo stati eliminati, oggi abbiamo saputo soffrire. Gioco con Gigio da molto tempo, ho sempre saputo quanto fosse forte e ora che ha anche acquisito esperienza è diventato davvero straordinario. Gigio è molto grande ma allo stesso tempo ha una grande reattività, uno così decisivo salva i risultati e ti porta a vincere. Le squadre che vincono i trofei hanno sempre un grande portiere, oggi il nostro ci ha salvati.

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