Il Botafogo ha concluso la sua esperienza al Mondiale per Club che si sta disputando sul suolo statunitense. Il percorso si è chiuso con un’eliminazione agli ottavi di finale per mano dei connazionali del Palmeiras, non prima di aver fatto parlare di sé in un torneo che ha visto il Fogão qualificarsi in un gruppo di ferro, dopo aver battuto il PSG e rispedito a casa anzitempo l’Atlético Madrid di Diego Simeone.
Nonostante questo ottimo risultato complessivo (insperato alla vigilia) il proprietario del club, il tycoon americano John Textor – recentemente impegnato con la grana della retrocessione per questioni amministrative dell’Olympique Lione, altra squadra che fa parte di una galassia che comprende anche i belgi del Molenbeek e gli inglesi del Crystal Palace – ha deciso di esonerare Renato Paiva.
O Botafogo informa que Renato Paiva não é mais o técnico da equipe principal. A decisão foi comunicada ao profissional na noite deste domingo (29). O Clube agradece Paiva e seus auxiliares pelos serviços prestados ao Glorioso nos últimos meses – com destaque para a vitória… pic.twitter.com/LMNYw6Opiz
— Botafogo F.R. (@Botafogo) June 30, 2025
Per la sostituzione del tecnico portoghese la scelta è caduta su Davide Ancelotti, che diventa così il primo italiano della storia ad allenare il Botafogo. Il contratto firmato lega il tecnico italiano al club di Rio de Janeiro fino alla fine del 2026.
Ancelotti jr. ha iniziato a lavorare con il padre Carlo al Paris Saint-Germain nel 2012, per poi seguirlo nelle successive avventure con Real Madrid, Bayern, Napoli, Everton e di nuovo Real.
Davide tem 35 anos, e começou sua carreira na comissão tecnica de Carleto em 2012 no PSG como preparador fisico.
Se manteve nessa funcao ate 2016, quando tirou sua licenca A da UEFA de treinador, e efetivamente vira auxiliar tecnico no Bayern. Desde entao, é a mao direita do seu… pic.twitter.com/qxSz8z7Yt9
— Central Botafogo (@CentralBotafogo) July 7, 2025
Il figlio di Carlo, già accostato questa estate alla panchina dei Rangers Glasgow (prima che la formazione scozzese optasse per l’ex Southampton Russell Martin) fa attualmente parte dello staff del padre che si trova alla guida della nazionale verdeoro.
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Cosa attende Davide Ancelotti al Botafogo
Secondo quanto riferito da Globo Esporte, il giovane Ancelotti è stato liberato dall’impegno con la Seleçao, ma verrà richiamato in servizio presso la nazionale occasionalmente, con l’approssimarsi del Mondiale 2026. Il che significa che Davide si potrà concentrare esclusivamente sull’incarico col Botafogo e, contestualmente, resterà anche a disposizione del padre per aiutarlo col Brasile.
In attesa di inserire altre figure (sembra che Davide voglia con sé anche un allenatore per la difesa e uno per l’attacco) lo staff attuale di Ancelotti al Botafogo comprende lo spagnolo Luis Tevenet, l’inglese Andy Mangan e il preparatore atletico italiano Luca Guerra.
Il nuovo allenatore del Botafogo dovrà confrontarsi con tutta una serie di problematiche, non ultima proprio quella di relazionarsi con Textor. Il che non è mai facile come può testimoniare – ultimo di una numerosa lista di allenatori esonerati nelle varie società che fanno capo all’imprenditore americano – lo stesso Paiva, esonerato soltanto pochi mesi dopo aver ricevuto l’incarico. Il 55enne lusitano infatti era arrivato al club di Rio de Janeiro soltanto a fine febbraio.
Ancelotti al Botafogo inoltre affronterà un calendario fin da subito impegnativo, con i bianconeri chiamati a disputare ben cinque gare nel mese di luglio: quattro per il Brasileirão (Vasco, Vitória, Sport Recife e Corinthians) e una, il prossimo 29, contro il Bragantino per l’andata dei sedicesimi di Copa do Brasil. Ad agosto poi è prevista la sfida contro gli ecuadoregni dell’LDU Quito, valida per gli ottavi di Copa Libertadores, trofeo del quale il Botafogo è detentore. Il punto di ripartenza dopo la pausa per la Coppa del Mondo è la posizione in campionato, dove O Glorioso è attualmente ottavo, con 6 punti di ritardo dalle capolista Flamengo e Cruzeiro.
Un calcio offensivo ma senza Igor Jesus
Come se non bastasse il club alvinegro ha appena ceduto Igor Jesus al Nottingham Forest. Una delle stelle della Coppa del Mondo per Club, Jesus è stato il punto focale del Botafogo di Paiva. Arrivato nella società brasiliana un anno fa dopo un’esperienza negli Emirati Arabi, Jesus ha messo a segno 17 reti in 59 partite disputate con la maglia del Fogão, aggiungendovi anche 6 assist.
La manovra della squadra di Paiva al Mondiale per Club è stata incentrata essenzialmente sul raggiungere il prima possibile il numero 99 bianconero. Nella vittoriosa sfida contro il PSG, il piano gara predisposto da Paiva ha previsto la chiusura dei corridoi centrali del campo ai parigini attraverso il riempimento dei medesimi e l’utilizzo di un blocco basso, volto anche a negare la profondità agli attaccanti avversari. All’interno di questa strategia si manteneva l’atteggiamento tipicamente brasiliano di marcare forte nella zona, con grande pressione applicata sul portatore di palla. Quando poi il Botafogo entrava in possesso della sfera, la ricerca di Jesus era accompagnata dall’appoggio offerto dai laterali Artur e Jefferson Savarino. Proprio il venezuelano ha offerto al suo centravanti la palla trasformata nel gol della vittoria, al termine di un attacco alla profondità che fa parte del repertorio di Jesus.
Il colpaccio del Botafogo contro il PSG e il gol di Igor Jesus
Così come contro il PSG, anche nella gara disputata con l’Atlético il Botafogo ha replicato questo tipo di approccio. I brasiliani hanno lasciato agli spagnoli libertà di costruzione, salvo poi soffocare il palleggio madrileno una volta che i colchoneros entravano nella metà campo offensiva, dove erano costretti a confrontarsi centralmente con i tre centrocampisti Gregore, Allan e Marlon Freitas.
Purtroppo per il Botafogo e anche per Paiva, che è stato esonerato poco dopo, la stessa organizzazione difensiva, ritenuta eccessivamente prudente da Textor, non ha prodotto risultati contro il Palmeiras negli ottavi. Il tecnico del Verdão, il portoghese Abel Ferreira, ha infatti trovato il modo di scardinare l’assetto avversario.
Fatte salve queste considerazioni, si capisce come il nuovo allenatore dovrà gestire la tipica instabilità tecnica delle squadre brasiliane e i rapporti con Textor, nonché trovare al contempo una quadra offensiva per sopperire all’assenza di un attaccante di riferimento.
Tornando quindi al piano tattico di Davide Ancelotti, è difficile prevedere che tipo di calcio poterà, non avendo alle spalle esperienze da primo allenatore. Tuttavia, è lecito immaginare che possa proporre qualcosa di simile a quel modello relazionale utilizzato con successo dal padre durante l’ultima esperienza comune col Real Madrid. Resta da capire se Ancelotti jr. deciderà di lavorare in quella direzione e se magari riuscirà a trasformare l’ex Fiorentina Arthur Cabral nel sostituto ideale di Jesus.
Di certo questa avventura col Botafogo rappresenta per il giovane Ancelotti una grande opportunità. Far bene col club di Textor potrebbe infatti aprire ulteriori scenari su quel mercato europeo che, fino ad oggi, non ha avuto nel figlio di Carletto fiducia sufficiente per affidargli un progetto di peso.