Le prime 20 scelte al FantaNBA 2025-26

Torna la febbre da FantaNBA: tra grandi veterani e giovani rampanti, ecco i 20 migliori giocatori.

Non c’è una sola ricetta per vincere il FantaNBA. Tutti sono diversi, alcuni basati su punteggi cumulativi, altri sull’efficienza; alcuni si giocano su competizioni aperte, altri in leghe private; alcuni sulla costruzione del roster a crediti, altri su un Draft. Tra gli “altri”, c’è STAZ (don’t lie), che useremo come riferimento per questa guida su come muoversi al Fanta Draft. È un momento essenziale per la costruzione dell’organico, perché getta le basi per il nucleo che ci si porterà dietro per tutta la stagione, nonostante possibili modifiche attraverso mercato e “waivers”.

Per un Draft perfetto su STAZ serve effettuare scelte variegate, dal momento che nella lineup da schierare è richiesto di riempire i minuti per ogni ruolo proprio come in una partita vera: 48 minuti per i centri, 96 per le ali e 96 per le guardie. Prestando attenzione ai giocatori con “doppio ruolo”, utilissimi per tappare tutti i buchi.

Una volta riempiti i minuti, l’aspetto più importante da osservare è il punteggio. Gli STAZ PTS al minuto sono la metrica di riferimento e i sistemi di calcolo tra i quali scegliere sono due: uno che tiene conto anche delle percentuali, dunque dell’efficienza del giocatore, chiamato “True Shooting”; un altro basato sull’accumulo indiscriminato di STAZ PTS, chiamato “statpadder”. Per questa guida, ci baseremo sul sistema “True Shooting”.

Prima di elencare i 20 giocatori sui quali basare il Fanta Draft su STAZ, è necessaria una premessa. La condizione fisica non è un aspetto secondario, pertanto giocatori d’élite come Zion Williamson, Kawhi Leonard e Joel Embiid, con una produzione tale da rientrare (ampiamente) in questa lista, non verranno menzionati. Così come i lungodegenti Jayson Tatum, Tyrese Haliburton e Damian Lillard. Senza ulteriori indugi, cominciamo.

1. Nikola Jokić – 42,35 STAZ POINTS, 1,15 STAZ PTS/min

Non c’è molto da aggiungere. Si parla di quello che probabilmente si è già affermato come il GOAT di STAZ e del FantaNBA in generale, reduce da una stagione da tripla-doppia di media e quasi 30 punti a partita con il 57,6% dal campo.

Jokić ha il pregio di riempire il tabellino, e soprattutto di farlo con un’efficienza stratosferica, senza troppi errori o palle perse. In più, non esistendo metriche negative sulla difesa, i suoi istinti sulle linee di passaggio (1,3 steal di media in carriera) e gli ovvi vantaggi da lungo nell’accumulo di stoppate al ferro lo rendono un cheat code. E gioca pure tanto.

Non ci sono dubbi, Nikola Jokić è la vostra prima scelta assoluta.

2. Giannis Antetokounmpo – 37,89 STAZ POINTS, 1,11 STAZ PTS/min

Magari vi aspettavate un nome diverso, ma non è così. The Greek Freak ultimamente è più al centro delle voci di mercato che del campo, ma questo non deve distrarre dal fatto che si tratti di un animale da pitturato che gira stabilmente sui 30 punti di media da ormai quattro stagioni, assestandosi sopra il 60% dal campo nelle ultime due.

Dopo l’addio a Damian Lillard, avrà ancora di più la squadra e soprattutto la palla in mano, esattamente come desidera. Pertanto non è una hot take affermare che ci si potrebbe aspettare un career-high in assist, comunque già sopra i 6 a partita dal 2023. Per il resto, un’ala così versatile anche difensivamente – praticamente da sempre oltre le due STL+BLK a partita – capace di giocare anche minuti da lungo è logicamente il meglio su cui si può puntare sotto la scelta numero uno.

3. Shai Gilgeous-Alexander – 36,84 STAZ POINTS, 1,08 STAZ PTS/MIN

L’MVP si posiziona al terzo posto, in quello che è comunque il tier dei “primi tra gli umani”. La produzione è sempre altissima, quasi 33 punti di media con il 52% dal campo, ma rispetto ai primi due accumula ovviamente meno rimbalzi sotto i tabelloni ed è circondato da altri abili trattatori di palla che gli consentono di agire più da “scorer puro” in certi momenti della partita.

La sua taglia inusuale per una point guard rappresenta un plus enorme nella metà campo difensiva, dove ormai da due anni gira nei pressi delle tre stock (Steal+block, stoppata+rubata) di media – che nella pallacanestro reale può voler dire poco in termini di impatto reale, ma su STAZ conta, eccome. 

Essere una guardia nel corpo di un’ala è esattamente il motivo per cui SGA è diverso da tutti gli altri.

4. Luka Dončić – 32,86 STAZ POINTS, 0,93 STAZ PTS/MIN

Così come lo è Luka Dončić. La superstar dei Los Angeles Lakers è reduce da una stagione strana, con lo scambio inaspettato a stagione in corso e un periodo necessario di ambientamento dopo aver lasciato Dallas.

Dopo una offseason passata tra EuroBasket e il training camp, la speranza è di ritrovarlo nella migliore forma possibile. Nel 2023-24 si è classificato addirittura 2° dietro al solo Embiid per STAZ PTS prodotti, con 1,07 STAZ PTS al minuto, mettendo su una stagione da 34 punti e quasi una tripla-doppia di media. 

I presupposti affinché si ripeta, adesso che l’era James si sta avviando al tramonto, ci sono tutti.

5. Victor Wembanyama – 31,16 STAZ POINTS, 0,94 STAZ PTS/MIN

Wemby è un alieno. E lo dimostra anche il fatto che sia in Top 5 nonostante una produzione offensiva non elitaria. Nelle sue prime due stagioni NBA, 1,2 rubate e 3,7 stoppate di media, il primo caso della lista in cui il tabellino rispecchia un impatto da DPOY.

Aggiungendo 24 punti e 11 rimbalzi di media, gli STAZ PTS ovviamente schizzano alle stelle nonostante un’efficienza inferiore rispetto agli altri big e un pessimo rapporto tra assist e palle perse. In più, quel corpo così unico ha bisogno di più riposo e attenzione ora che è addirittura cresciuto. E questo è un aspetto di cui tenere conto quando si parla di élite nel FantaNBA.

L’estate di grande lavoro della quale lui stesso ha parlato darà i suoi frutti?

6. Anthony Davis – 31,75 STAZ POINTS, 0,95 STAZ PTS/MIN

Forse un nome un po’ a sorpresa, ma si parla di un Top 5 della passata fanta-stagione, al netto degli infortuni. Anche lui, come Dončić, ha sofferto l’improvviso trasferimento alla deadline di mercato, anche lui adesso ha avuto il tempo di ambientarsi in un nuovo contesto.

Comunque competitivo, nonostante la benedizione della prima scelta assoluta alla lottery e la conseguente pick di Cooper Flagg. Senza Irving, AD sarà il primo violino di una squadra che punta ai playoff e il grande vantaggio, su STAZ, è avere un giocatore con doppio ruolo ma tendenze da centro.

Questo si traduce in un volume notevole sotto i tabelloni, con percentuali oltre il 55% e 12 rimbalzi a gara. Aggiunge poi una presenza difensiva di rilievo, con due stoppate e più di una palla rubata di media. I lunghi spostano su STAZ e Davis ne è uno degli esempi di maggior successo, nonostante le gitarelle sul perimetro.

Una prestazione che spiega bene l’impatto di Anthony Davis al FantaNBA

7. Cade Cunningham – 30,30 STAZ POINTS, 0,87 STAZ PTS/MIN

Si torna al punto di partenza: magari una guardia non è consigliabile come top pick, ma qui si parla di un’altra point guard enorme, per di più reduce dal settimo posto nella corsa MVP della passata stagione.

Cunningham ha girato a 26 punti e 9 assist di media, mostrando le solite letture stratosferiche palla in mano specialmente sul pick&roll, ma affermandosi stabilmente sopra il 50% da due punti. Si parla di un gradino sotto in termini di STAZ PTS rispetto alle prime sei posizioni, ma dal 24enne ci si aspetta un ulteriore leap in un sistema che non è cambiato molto.

La presenza di Jaden Ivey di fianco a lui non deve preoccupare, perché anche i passati playoffs hanno dimostrato che questa è in primis la squadra di Cade e coach Bickerstaff non si farà problemi a prendere le decisioni necessarie a favorire la propria stella.

8. Karl-Anthony Towns – 30,08 STAZ POINTS, 0,86 STAZ PTS/MIN

C’è enorme hype attorno ai New York Knicks dopo le Conference Finals, il buon mercato estivo nonostante i mezzi ridotti e l’arrivo di coach Mike Brown. Soprattutto quest’ultimo aspetto sarà essenziale per valutare la stagione di KAT.

Sebbene con Thibodeau ci fossero più possessi offensivi freestyle, quello era il contesto ideale per la produzione variegata e versatile, ma anche istintiva, di Towns. La sua precisione stratosferica al tiro da tre punti, stabilmente sul 40% in carriera, mista al grande tocco nel pitturato (57,0 2PT%) lo hanno reso, come Davis, un giocatore essenziale da avere nella propria squadra (anche lui con doppio ruolo, anche lui con i benefici di un lungo).

Sotto Brown, sarà lo stesso? Magari ci sarà qualche rimbalzo in meno, in base ai minuti con Mitchell Robinson, ma potrebbe aumentare il numero di giochi a due con Brunson e dunque anche il suo utilizzo da facilitatore, visto che le doti di passaggio sono sempre state lì (3,1 assist) ma utilizzate poco e male. Fortunatamente per lui, le orrende scelte difensive sono coperte da una produzione da Top 10.

9. Alperen Şengün – 26,10 STAZ POINTS, 0,83 STAZ PTS/MIN

Ci sbilanciamo sull’onda del grande EuroBasket giocato da lui e dalla Turchia. Gli Houston Rockets, dopo l’arrivo di Kevin Durant, hanno grandissime ambizioni e molto passa dalle mani di Şengün.

L’infortunio di VanVleet e la partenza di Jalen Green aprono in primis a un suo utilizzo generale più elevato come opzione offensiva principale, in secondo luogo come facilitatore. I suoi 4,9 passaggi vincenti a partita sono già tanti per un lungo, in particolare in un sistema stagnante come quello di Houston, ma con una stella così “scalabile”, capace di adattarsi, come KD di fianco, si può pensare di passare al livello successivo, quello di “Baby Jokić”.

Per il resto, si parla di un 20+10 ambulante, perciò anche nel peggiore dei casi – e cioè se la produzione dovesse restare invariata – vi sarete presi comunque uno dei migliori lunghi in circolazione, che male non fa.

10. LeBron James – 30,15 STAZ POINTS, 0,86 STAZ PTS/MIN

Ridendo e scherzando, anche a 41 anni può essere una scelta da Top 10. Ha raggiunto ormai una dimensione offensiva con pochi uguali, dove il gioco gli scorre lento attorno e lui legge tutto un paio di tempi prima.

Anche con Dončić di fianco avrà i suoi possessi capaci di garantirgli quasi 25 punti e 8 assist di media con buona percentuale realizzativa – negli ultimi due anni siamo oltre il 39% da tre punti. Il problema per i Lakers è la metà campo difensiva ma, ancora una volta, questo su STAZ interessa relativamente.

Non fatevi distrarre dalle minacce di ritiro e dalle prossime Decision che diventeranno spot commerciali per un alcolico scadente: The King è ancora qui per giocare.

11. Domantas Sabonis – 29,23 STAZ POINTS, 0,84 STAZ PTS/MIN

Ultima scelta che favorisce i lunghi rispetto alle guardie o alle ali perimetrali. Si parla del migliore rimbalzista della Lega (13,9 REB) capace di mantenere un’efficienza straordinaria, stabilmente oltre il 60% da due punti, pur limitato alla produzione nel pitturato.

Il sistema dei Kings, nato sotto Mike Brown, già menzionato per Towns, gli garantisce da ormai tre stagioni di avere anche un importante ruolo da facilitatore, in post e sui consegnati, tanto che la media pluriennale è di 7,2 passaggi decisivi a partita. Rimbalzi, percentuali elevate, assist. Tutto ciò che si chiede al lungo ideale per STAZ.

12. Paolo Banchero – 27,40 STAZ POINTS, 0,80 STAZ PTS/MIN

Non vogliamo diventare monotoni, ma il consiglio è sempre quello di preferire giocatori “da tabellino” a tutto tondo anziché puntare sulle guardie. Banchero non è un lungo, non porta quei benefici e non ha soprattutto quella resa nel gioco, ma è comunque un bestione di 208 centimetri che ha sempre il possesso e lotta a rimbalzo (stabilmente oltre i 7,0 a partita).

Proprio per questo, su STAZ è indicato come ala-centro, anche se nel suo caso la shot selection è più da esterno. I punti sono circa 26 a partita, ma la resa offensiva è sotto la media, compensata per l’appunto dalla presenza sotto i tabelloni, nello sporcare palloni e tiri in area. A questo si aggiunge la gestione della palla, che garantisce circa 5 assist a partita..

Questa è la differenza, nonché il vantaggio, rispetto a una guardia: la varietà. E considerando che l’arrivo di Bane a Orlando migliora il livello generale del quintetto, l’apporto di Banchero potrebbe anche aumentare.

13. Trae Young – 28,72 STAZ POINTS, 0,80 PTS/MIN

Le guardie sono tante, ma Ice Trae è semplicemente una garanzia. Anche lui, come Banchero, rientra nella categoria degli scorer “di volume”, ma con percentuale realizzativa sotto la media. Semplicemente, in questo caso, i giri in lunetta e gli 11 assist di media nelle ultime tre stagioni compensano alla grande.

Quest’anno Atlanta sembra avergli costruito anche un buon sistema attorno, sperando che Jalen Johnson torni al meglio e Kristaps Porziņģis possa evitare problemi fisici. C’è un motivo se sta quassù.

14. Jalen Brunson – 28,41 STAZ POINTS, 0,80 PTS/MIN

Prendere quanto scritto nelle prime due righe per Trae Young, copiarlo e incollarlo. Con la differenza che qui l’efficienza è superiore, al netto di letture meno avanzate e dunque meno assist

Brunson avrà comunque il solito ruolo di primo piano anche nei nuovi Knicks e le due stagioni rispettivamente da 28 e 26 punti di media lo rendono, come Trae, una garanzia come prima guardia del proprio quintetto. Chissà che non possa addirittura rientrare nelle conversazioni per l’MVP, qualora i Knicks rispondano alle aspettative.

15. Anthony Edwards – 28,09 STAZ POINTS, 0,77 PTS/MIN

Vi aspettavate di vederlo più in alto? Beh, a STAZ non piacciono i jump-shooter, nemmeno se toccano quasi il 40% su oltre 10 triple tentate di media a partita. Sebbene sia uno scorer di altissimo livello, Ant-Man non ha un buon rapporto tra assist e palle perse, non compensa a rimbalzo e non ha la continuità difensiva tale da permettergli di compensare con palle rubate o stoppate.

Tutto dipende un po’ troppo dalle percentuali al tiro, la speranza è di vederlo gonfiare i numeri contro le piccole (come ha promesso in conferenza stampa) e di assistere a qualche lettura in più con la palla in mano, vista anche l’età che avanza per Mike Conley

16. Donovan Mitchell – 25,69 STAZ POINTS, 0,82 STAZ PTS/MIN

La preferenza per Edwards è figlia solo dell’età, ma Donovan Mitchell è stato sostanzialmente il migliore di questo trio (in cui rientra anche il prossimo nome). Anzi, addirittura la sua produzione lo avrebbe portato appena sotto Sabonis.

Ciò che è cambiato è il contesto per i nomi sopra, mentre Cleveland è grossomodo la stessa squadra. Di altissimo livello, ma la stessa. L’assenza a inizio stagione di Darius Garland potrebbe boostarne i numeri in un primo momento, ma siamo convinti che in questo Est la priorità dei Cavs sia quella di trasformarsi da macchina perfetta per la regular season a contender nei playoff. Per questo, non è da escludere maggiore gestione del carico per Mitchell nel corso della stagione.

17. Devin Booker – 28,10 STAZ POINTS, 0,75 STAZ PTS/MIN

Il discorso fatto per Mitchell ed Edwards vale anche per lui. Essere un ottimo giocatore di pallacanestro non corrisponde a rientrare anche nell’élite di STAZ, dove si richiede più del 46% dal campo.

L’aspetto positivo di scegliere Booker potrebbe comunque essere rappresentato dal nuovo assetto dei Suns, in retooling dopo la partenza di Beal e KD, e quindi un maggiore carico offensivo in arrivo. La produzione come creatore primario sembra comunque aver raggiunto il tetto massimo, stabilmente oltre i 25 punti e 6/7 passaggi vincenti di media. Good, but not great.

18. Kevin Durant – 28,48 STAZ POINTS, 0,78 STAZ PTS/MIN

Si apre il tier degli “Old, but Gold”. Rispetto a Phoenix, avrà al suo fianco tantissimi giovani e un personale difensivo, specialmente sugli esterni, di altissimo livello, perciò sarà abbastanza coperto per fare il grosso offensivamente.

A 37 anni non prenderà il ferro come il Durant dei tempi migliori, ma quel tocco e quel jumper sono da GOAT della categoria, tanto che gli garantiscono comunque circa 27 punti di media con quasi il 57% da due punti e oltre il 40% da tre. Probabilmente gli sarà richiesto di fare ancora di più lo scorer puro e il finalizzatore, motivo che – assieme all’età – lo tira fuori dalla Top 10.

19. Stephen Curry – 26,75 STAZ POINTS, 0,83 STAZ PTS/MIN

Il finale della passata regular season, nonostante l’infortunio ai playoff, rende ottimisti. Si nota che gli 0,83 STAZ PTS/MIN sono da borderline Top 10, ma anche in questo caso l’età conta, dato che si va per i 38 anni.

La presenza di Jimmy Butler ha dimostrato quanto poco basti per amplificarne l’impatto individuale e, di riflesso, quello sulla squadra di quello che è un tiratore leggendario – anche nella passata stagione, 39,7% su 11,2 triple tentate a partita.

20. James Harden – 27,53 STAZ POINTS, 0,78 STAZ PTS/MIN

Molta indecisione su dove posizionarlo, se prima di KD o qui. Ormai l’efficienza non è più di casa, essendo da plurime stagioni più vicini al 40% che al 45% dal campo, ma gli 8,6 assist di media nelle ultime due stagioni ai Clippers fanno la differenza.

Considerando che quest’anno, per quanto la squadra sia vecchia, la rotazione si è allungata e Kawhi Leonard sembra nelle condizioni di iniziare regolarmente la stagione, le cifre potrebbero alzarsi proporzionalmente a un abbassamento del volume dei tiri, migliorando la sua resa e consolidandone il ruolo da facilitatore. Un po’ troppe ipotesi, perciò ci si accontenta di infilare il Barba tra i primi 20.

Honorable Mentions, gli altri da tenere d’occhio al FantaNBA

  • Franz Wagner
  • LaMelo Ball
  • De’Aaron Fox
  • Ja Morant
  • Jalen Williams
  • Ivica Zubac
  • Evan Mobley
  • Jimmy Butler

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