
João Fonseca gioca già nel futuro
Prima di perdere al quinto set con Sonego, il brasiliano ha steso Rublëv agli Australian Open, mostrando un tennis fulmineo.

10 cose che odio di te, NBA edition
Gli italiani sembrano odiare l'NBA per un sacco di motivi. Eccone alcuni.

Coraggio e organizzazione: come il Bologna ha fermato l’Inter
Il Bologna ha fermato sul pari l'Inter a San Siro grazie a una prestazione coraggiosa e sfruttando il calo fisico degli uomini di Inzaghi nell'ultimo quarto di partita.

Pregi e difetti del percorso del Giro d’Italia 2025
Questo Giro d’Italia lascia sicuramente qualche dubbio: la scelta di togliere del tutto le Dolomiti ha fatto storcere il naso a parecchi puristi.

Il matrimonio tra Lopetegui e il West Ham non ha funzionato
A Londra lo spagnolo non è mai riuscito a concretizzare la sua idea di calcio. Ora tocca a Potter.

L’unico difetto di Alcaraz è che s’incasina da solo
Nel 2025, a partire dagli Australian Open di scena in questi giorni, Alcaraz dovrà riuscire a limitare il suo unico grande difetto: perdersi in un bicchier d'acqua pieno di talento.

L’Inter passa a Venezia, decide un tap-in di Darmian
I nerazzurri tornano a correre in campionato dopo la sconfitta nel derby d'Arabia e scavalcano l'Atalanta.

La tecnologia ha rivoluzionato il basket e continuerà a farlo
Quattro addetti ai lavori ci hanno raccontato quanto analytics e intelligenza artificiale influenzeranno il basket di domani.

Capolavoro Vlasic: il Torino ferma la Juve che sa solo pareggiare
Thiago Motta a fine partita: "Troppi pareggi? Abbiamo disputato 27 partite, perdendone solo 2, con una rosa giovane e diversi infortuni"-

Samurai, onore e un gigante olandese: la storia del judo
Il judo nasce come arte marziale giapponese grazie all'intuizione di Kanō Jigorō. Con il tempo si modernizza e diventa uno sport globale.

Fabrizio De André e l’amore per il suo Genoa
La stima per Meroni, l'amicizia con Paolo Villaggio ma soprattutto un profondo rapporto con la città e una delle sue squadre: Faber ha rappresentato il Genoa perfino dopo la morte.

Vinceva i Tour e odiava i fascisti: Ottavio Bottecchia morì libero
Per i francesi era "Botescià", per il regime un atleta scomodo. Le cause della sua morte restano avvolte nel mistero, il suo talento invece era sotto gli occhi di tutti.