Il Milan non riesce a ripartire: in casa del Torino arriva una nuova sconfitta, a quattro giorni dall’eliminazione dalla Champions League. Una partita da incubo, quella dei rossoneri, tra goffi autogol, rigori sbagliati e cambi che faranno discutere.
Un primo tempo tragicomico
Dopo tre partite senza successi (due pareggi e una sconfitta), il Torino torna in campo con l’obiettivo di ritrovare la vittoria. Di fronte, un Milan che deve rialzarsi dopo l’amara eliminazione ai playoff di Champions League. La squadra di Sérgio Conceiçao vuole approfittare delle battute d’arresto fatte registrare nel pomeriggio da Lazio e Bologna – contro cui sarà impegnata nel recupero giovedì – per riavvicinarsi al quarto posto, ora distante sei punti. L’infermeria del Torino è ancora affollatissima: oltre agli indisponibili di lungo corso Schuurs, Zapata e Ilkhan, mancano anche lo squalificato Masina e gli infortunati Njie, Tameze, Borna Sosa e Ilić. Quest’ultimo è rientrato in Italia dopo il mancato trasferimento allo Spartak Mosca, ma non è ancora a disposizione.
Vanoli cambia qualcosa in attacco: Sanabria torna titolare al posto di Adams, mentre Elmas parte dall’inizio, con Karamoh in panchina. A centrocampo Casadei affianca Ricci, mentre Pedersen vince il ballottaggio con Walukiewicz per il ruolo di terzino destro. Anche il Milan deve fare i conti con diverse assenze, soprattutto sulla fascia destra. Out Walker, Emerson Royal, Florenzi e Loftus-Cheek, mentre in difesa Jiménez viene preferito a Terracciano e Thiaw vince il ballottaggio con Tomori. Confermato Theo Hernández, nonostante l’espulsione rimediata contro il Feyenoord. A centrocampo ancora panchina per Fofana: Conceiçao affida la regia a Musah e Reijnders, con il quartetto offensivo composto da Pulisic, Leão, João Félix e Giménez.
Nemmeno il tempo di acclimatarsi che il risultato cambia e il Torino va in vantaggio con un gol a dir poco rocambolesco. È il 5’ quando, su un rilancio da fuori area di Maignan, il pallone sbatte addosso a Thiaw e si insacca nella porta rossonera. Un autogol clamoroso che regala il vantaggio ai granata. Il Milan prova subito a reagire, alzando il baricentro e chiudendo il Torino nella propria metà campo. I rossoneri conquistano diversi calci d’angolo, ma la squadra di Vanoli si difende con ordine e prova a pungere in ripartenza.
Al 21’ la prima grande occasione per il Milan: Pulisic e Reijnders dialogano bene prima di servire Giménez in profondità. Il messicano resiste alla marcatura di Pedersen e calcia in porta, ma Milinković-Savić si oppone con un grande intervento. Alla mezz’ora Ricci ferma fallosamente Pulisic al limite dell’area, concedendo una punizione ai rossoneri, che non produce pericoli alla difesa granata. La chance più ghiotta per il Milan arriva al 31’: Jiménez crossa dalla destra, Leão svetta in area, ma Pedersen intercetta il pallone con il braccio. L’arbitro non ha dubbi e assegna il rigore. Dal dischetto si presenta Pulisic, ma il suo tiro rasoterra viene intercettato da Milinković-Savić, che riesce addirittura a bloccare in due tempi.
Nel finale il Torino sfiora il raddoppio con Pedersen, ma Maignan si riscatta e tiene a galla i suoi. Il Milan continua a spingere senza creare insidie ai ragazzi di Vanoli, che resistono con determinazione fino al riposo.
Fuori Leão ma la svolta non arriva
Il Milan tenta di rimettersi in partita con un cambio immediato all’intervallo: fuori Leão, dentro Fofana per dare più equilibrio alla squadra. Dopo otto minuti, Conceiçao aumenta il peso offensivo e inserisce Abraham al posto di Musah, tornando ai quattro attaccanti per aumentare la pressione sul Torino.
I rossoneri provano a spingere, ma il Torino continua a difendersi con ordine. Vanoli risponde rimpiazzando Elmas con Karamoh per dare nuova energia all’attacco. Tuttavia il protagonista della ripresa è ancora Milinković-Savić, decisivo tra il 60’ e il 65’: prima devia in angolo un’insidiosa conclusione di Reijnders, quindi compie un intervento straordinario su João Félix, respingendo con il piede destro un tiro a botta sicura dopo una verticalizzazione di Pulisic. Al 70’ arriva un’altra girandola di cambi: nel Milan Sottil prende il posto del portoghese, mentre il Torino sostituisce Ricci, Casadei e Pedersen con Linetty, Gineitis e Walukiewicz.
La spinta del Milan viene premiata al 74’, quando Reijnders trova il gol del pareggio dopo una bella azione personale con un preciso sinistro che non lascia scampo a Milinković-Savić. Ma la gioia rossonera dura appena due minuti: il Torino reagisce immediatamente e torna in vantaggio grazie a Gineitis, che sfrutta una punizione di Sanabria e con un gran diagonale trafigge Maignan per il 2-1.
Nel finale Vanoli effettua l’ultimo cambio inserendo Dembélé al posto di Biraghi. Conceiçao prova il tutto per tutto con gli ingressi di Chukwueze e Camarda per Gimenez e Jimenez, ma il Milan non riesce più a trovare il varco giusto per riprendere la partita.
Le parole dei due allenatori al termine di Milan-Torino
Queste le parole di Vanoli, soddisfatto per il ritorno al successo:
Vittoria importante, i giocatori se la meritano. Fin qui è stata una stagione con alti e bassi ma il frutto del lavoro sono vittorie come questa. Ho detto ai ragazzi che potevamo fare l’impresa attraverso la sofferenza e così è stato. Stiamo crescendo, abbiamo ancora tanto lavoro da fare e i nuovi stanno migliorando la condizione. Dobbiamo migliorare con le caratteristiche dei giocatori, ne abbiamo tanti di palleggio e pochi di gamba. Casadei deve trovare i tempi di inserimento, è alla prima esperienza in A ed è un prospetto importante. Lui e Ricci possono essere il futuro della Nazionale. Anche Elmas ci può dare tanto come qualità, deve solo trovare la condizione. I ragazzi devono crescere come mentalità, come ha fatto Gineitis, che si merita serate come questa per quanto è cresciuto. Ha una qualità di tiro importante e stasera lo ha dimostrato con il gol e in un’altra occasione. Dobbiamo migliorare in fase offensiva e difensiva, dove altre volte abbiamo commesso errori individuali che ci sono costati punti. Come accaduto oggi con il rigore, dobbiamo stare attenti perché sono i particolari a fare la differenza.
Questo il commento del tecnico dei rossoneri Sérgio Conceiçao dopo la sconfitta:
Mi dispiace per i tifosi che erano presenti. Se analizziamo gli ultimi 12-15 gol subiti, vediamo che si tratta di errori non forzati dall’avversario. A volte mi chiedo come sia possibile. Oggi il Torino, senza fare un tiro in porta nel primo tempo, era avanti 1-0. Dobbiamo essere più forti e lavorare su questo, in ogni situazione strana prendiamo gol e non è facile per i giocatori. Abbiamo fatto di tutto, il migliore in campo è stato il portiere del Torino. Abbiamo fatto quasi 30 tiri, episodi veramente incredibili: dobbiamo stare tutti uniti, ci dispiace per i tifosi.
Sulle sostituzioni:
Ho visto che Rafa non era al meglio, abbiamo anche altri grandi giocatori. Tutti sono importanti per il Milan, secondo me non bisogna andare sulle sostituzioni e sulla formazione quando si prendono gol così ridicoli. Musah era ammonito ed era pericoloso lasciarlo in campo, ormai il Torino si difendeva basso e dovevo rischiare per vincere la partita. Ho messo giocatori offensivi, ma sempre con equilibrio. Era importante dare un segnale per essere più pericolosi negli ultimi 30 metri.
Sui tifosi:
Hanno ragione, sono nel calcio da 40 anni e mi rendo conto che in queste situazioni non c’è nulla da dire. Giochiamo e non vinciamo: loro, per la storia che ha il Milan, sono esigenti e hanno sempre grandi aspettative. Siamo il Milan e rappresentiamo il club tutti insieme.