Quando arrivò a Como lo scorso gennaio, Cesc Fàbregas lo accolse con queste parole: “La solidità di Jean e la sua leadership sono qualità che apporteranno grandi benefici alla nostra squadra”. Al di fuori del reparto scouting dei lariani però non molti conoscevano Jean Butez.
Gli esordi con il Lille
Ventinove anni, nato a Lilla, Butez è cresciuto nel settore giovanile del LOSC, al quale è arrivato dopo aver mosso i primi passi nelle giovanili dell’FC Merris (una quarantina di chilometri di distanza dalla capitale dell’Alta Francia).
Ho fatto due tornei con il mio club, durante i quali erano presenti i reclutatori di Lille: una volta come giocatore di campo, l’altra come portiere. Alla fine mi hanno preso come portiere.
Al Lille però la carriera di Butez non è decollata. E questo nonostante il ragazzo abbia iniziato a frequentare la prima squadra già nel 2013. In una vecchia intervista, Butez ha ricordato:
Avevo 16 anni. Un sabato pomeriggio, ero rimasto al centro d’allenamento per una partita con la squadra riserve che si sarebbe disputata la sera stessa. Verso le 16:30, il responsabile dell’internato viene da me e mi dice: ‘Vieni, devi andare ad allenarti con i professionisti’ e io gli rispondo subito: ‘Stai scherzando?’ e lui mi dice: ‘No, no, devi sostituire un infortunato’. Quella era l’epoca di Rudi Garcia: impressionante, le prime volte arrivavo un po’ in punta di piedi perché ero il ragazzino che doveva sostituire. Piano piano, mi sono fatto valere. A Rudi Garcia piaceva il mio stile, mi incoraggiava e mi dava fiducia. Entravo sempre di più nel gruppo dei professionisti fino ad avere il mio nome nello spogliatoio. Era un po’ strano allenarsi con giocatori che si vedono in TV o allo stadio e che si sono tifati da piccoli. Ma era abbastanza facile integrarsi in un gruppo così, erano dei ragazzi fantastici.
Il Belgio per la consacrazione
Naturale, quindi, che a 19 anni Butez arrivi a firmare il suo primo contratto da professionista con les Dogues. Tuttavia, entrato definitivamente nel giro dei grandi, il francese non fa altro che svolgere le funzioni da quarto portiere, molto dietro il titolare Mike Maignan.
Per questo motivo, nel 2017 il ragazzo decide di emigrare in Belgio, accasandosi al Mouscron. Il livello della squadra di Pro League è più basso di quello del Lille, ma a Butez interessa giocare e mettersi in mostra. E lo fa talmente bene da guadagnarsi la titolarità, superando la concorrenza di Logan Bailly e Olivier Werner. Dopo tre stagioni, si guadagna anche le attenzioni del più blasonato Anversa. Con la squadra delle Fiandre, Butez conquista il campionato nel 2023 al termine di un’ultima giornata drammatica, conclusa da una rete del nazionale Toby Alderweireld che consente alla formazione guidata da Mark Van Bommel di imporsi all’ultimo secondo su Genk e Union Saint-Gilloise.
⌛️| Le moment que tout le monde attendait : pic.twitter.com/23NV4ZsxUY
— DAZN Belgique (@DAZN_BEFR) June 4, 2023
Nel frattempo Butez diventa uno dei punti forti dell’Anversa. Tanto è vero che si inizia a parlare di lui come di uno dei migliori portieri della massima divisione belga, anche in virtù del fatto che quella stagione si conclude con ben 27 partite senza subire gol, terzo in Europa dietro soltanto a Marc-André ter Stegen e Odysseas Vlachodimos (28 a testa).
Jean Butez, Jean Butez, Jean Butez Olé olé! 🎶🥰 #BestFans #OneRedFamily pic.twitter.com/zvWp6mSvdH
— Royal Antwerp FC (@official_rafc) August 14, 2022
Butez si è preso la porta del Como
Le sue prestazioni non passano inosservate, con Burnley e Villarreal che si interessano al ragazzo. Alla fine, però, Butez decide di restare per un altro anno e mezzo in Belgio. Nello scorso gennaio il Lens ha provato a riportarlo al di qua della frontiera franco-belga per sostituire il partente Brice Samba (poi accasatosi al Rennes durante l’ultimo mercato invernale). Invece, a sorpresa, ecco arrivare la chiamata del Como.
Here we go! 🧐 @FabrizioRomano pic.twitter.com/isc0RMPlNg
— Como1907 (@Como_1907) January 7, 2025
E così Butez è sbarcato in Serie A. La società lariana era alla ricerca di un nuovo estremo difensore dopo che i due con i quali aveva iniziato la stagione non hanno dato i risultati sperati. Sia Pepe Reina che Emil Audero hanno infatti incontrato non poche difficoltà durante l’attuale campionato, quello che ha segnato il ritorno in A dei comaschi. Per rendersi conto di queste difficoltà basta osservare il dato dei Post-Shot Expected Goals (PSxG), che quantifica il numero di reti subite (in più o in meno) dai vari numeri 1 in funzione della qualità dei tiri affrontati.
Sia il dato di Reina (-2,3) che quello di Audero (-5,6) indicano una stagione negativa da parte dei due. Butez ha portato un miglioramento, magari non drastico in termini di dati (-0,2) ma certamente netto per quanto riguarda la solidità e anche qualche intervento miracoloso. Al di là del contributo fornito fra i pali (che ha comunque aiutato il Como a registrare quattro clean sheet dal momento in cui Butez è diventato titolare), il nuovo estremo difensore lariano offre sicurezza all’intero reparto e dà a Fàbregas la possibilità di poter contare su un portiere coraggioso nelle uscite, in grado quindi di coprire le spalle ai compagni. A questo si aggiungono le qualità palla al piede. Nel modello del tecnico spagnolo, la costruzione dal basso ha un ruolo centrale. In Butez il Como ha trovato un numero 1 in grado di avviare l’azione.
1⃣ 4-2-2-2 & DEEP BUILD UP.
📌 Striker and advanced midfielder (Nico Paz) drop into midfield, drawing markers.
📌 Both wingers attack the space in behind, stretching vertically.pic.twitter.com/9dMr8qXNM6
— Roger Bonet (@Ruxiiii4) April 24, 2025
Non aveva quindi torto van Bommel quando ebbe a dire che Butez “legge molto bene il gioco”. A tal proposito ecco qui di seguito una situazione che ha visto come protagonista il portiere transalpino in questa stagione. Si tratta di una ripresa tratta da un possesso del Como. Con gli avversari che pressano alti in parità numerica viene a crearsi una situazione di uno contro uno nell’altra metà campo, che i lombardi cercano di sfruttare a loro favore a partire da una giocata sul lungo di Butez.
Da qui alla fine del campionato la speranza in casa lariana è che Butez cresca ulteriormente, in modo tale da solidificare la propria candidatura ad essere il portiere titolare anche la prossima stagione. Quando cioè gli obiettivi del Como dovranno per forza di cose farsi un po’ più ambiziosi rispetto alla salvezza, centrata quest’anno senza troppi affanni.