La Juventus batte il Verona: ora lo scudetto non è un miraggio

Juventus Verona - Puntero

2-0 al Verona e quinta vittoria consecutiva in campionato per la Juventus. Con voglia e intensità, i bianconeri disputano una delle migliori prestazioni offensive della stagione e sbrigano la pratica nella ripresa grazie ai gol di Thuram e Koopmeiners. La squadra di Thiago Motta torna al quarto posto e ora l’Inter è a soli sei punti di distanza: sognare non è proibito.

La Juventus spinge, il Verona è in trincea

L’Allianz Stadium fa da teatro all’ultimo match della 27ª giornata di Serie A, con la Juventus che ospita il Verona in una sfida dal grande peso specifico per entrambe le squadre. I bianconeri arrivano a questo appuntamento con il morale contrastante: da un lato le quattro vittorie consecutive in campionato che li tengono agganciati alla zona Champions, dall’altro la bruciante eliminazione dalla Coppa Italia. L’obiettivo è chiaro: riprendersi il quarto posto dopo il momentaneo sorpasso della Lazio e portarsi a un -6 dalla vetta della classifica che avrebbe del clamoroso. Dall’altra parte, il Verona si gioca punti pesanti in ottica salvezza. Un risultato positivo allo Stadium consentirebbe agli scaligeri di aumentare il distacco sulla zona retrocessione, che alla vigilia del match è di quattro punti.

Thiago Motta sceglie Kolo Muani come riferimento offensivo, con McKennie alle sue spalle e Yildiz e Nico González sugli esterni. A centrocampo Thuram affianca Locatelli, mentre in difesa, Kelly e Gatti formano la coppia centrale, con Weah e Cambiaso a presidiare le fasce. Sull’altra panchina assente il tecnico Marco Zanetti per squalifica: al suo posto Alberto Bertolini guida l’Hellas. Rispetto al successo in extremis sulla Fiorentina, il tecnico veneto conferma Faraoni e Tchatchoua come quinti di centrocampo. In attacco spazio a Sarr come terminale offensivo, supportato da Suslov e Livramento.

La prima chance è per la Juventus, con Locatelli che tenta una conclusione dal limite di poco alta sopra la traversa. Risponde un Verona sfrontato e senza particolari timori: i due tiri centrali di Suslov e Sarr vengono bloccati da Di Gregorio senza grosse difficoltà. Al 12’ grande occasione per Gatti, che raccoglie una palla vagante in area e tenta la conclusione, non trovando la porta scaligera. Passano solo due minuti e la Juventus crea un’altra palla gol con Thuram, che calcia a colpo sicuro ma trova il miracolo di Montipò.

Nella seconda metà della prima frazione la Juventus schiaccia il Verona nella propria tre quarti e, dopo un gol annullato a McKennie, è ancora Montipò il protagonista, con tre ottimi interventi su Locatelli, McKennie e Yildiz. Nel recupero annullato un gol anche al Verona, un capolavoro di Suslov dai 25 metri vanificato da un fuorigioco di Faraoni a inizio azione. Le squadre rientrano negli spogliatoi con la Juventus che, ad eccezione dello spavento nel finale, è stata padrona del campo e ha schiacciato il Verona, trovando un eccellente Montipò sulla propria strada.

Nella ripresa arriva la svolta

Il secondo tempo riparte con un doppio cambio in casa Verona – dentro Ghilardi e Oyegoke al posto di Faraoni e Dawidowicz – ma il copione non cambia: la Juventus prende il controllo della metà campo avversaria e spinge costantemente alla ricerca del vantaggio. Al 49’ i bianconeri sfiorano il gol con una splendida azione corale: Yildiz inventa, Locatelli lascia scorrere per Kolo Muani che calcia a botta sicura, trovando però la respinta di piede di Montipò. Nel frattempo l’Hellas effettua la terza sostituzione: fuori Livramento, dentro Bernede. La Juve continua a spingere e Yildiz semina il panico tra i difensori veneti, concludendo però sull’esterno della rete. Al 59’ ci prova Nico González di testa, ma Montipò si oppone nuovamente.

Thiago Motta cambia le carte in tavola: dentro Alberto Costa – esordio in Serie A – per Weah e Koopmeiners al posto di McKennie, tra qualche mugugno dell’Allianz Stadium. Poco dopo, al 62’, proprio Alberto Costa si rende pericoloso con una percussione centrale, concludendo di poco a lato. Al 70’ un’ottima notizia anche in chiave futura, con il rientro in campo Kalulu dopo un mese di stop per un problema al tendine della coscia. Due minuti dopo la Juventus trova il vantaggio: Locatelli serve di prima Cambiaso, che pennella un cross perfetto per Thuram, bravo a girare di sinistro al volo superando Montipò.

A questo punto, i bianconeri gestiscono il possesso, aspettando che il Verona si scopra per colpire in ripartenza. Altri cambi nell’ultimo quarto d’ora: negli ospiti fuori Suslov e dentro Kastanos, doppio cambio nella Juventus con Kolo Muani e Yildiz rimpiazzati da Vlahović e Mbangula, quindi l’ultimo cambio in avanti per il Verona con Lambourde per Sarr. Ma è la Juventus a chiudere i conti al 90’: dopo una grande percussione sulla fascia, Koopmeiners incrocia di sinistro e batte Montipò per il definitivo 2-0. Dopo quattro minuti di recupero Marchetti fischia la fine: la Juventus porta a casa una vittoria convincente.

Le parole dei tecnici

Non nasconde la sua soddisfazione Thiago Motta:

Oggi molto bene, abbiamo creato tantissimo nel primo tempo dove però ci è mancato il gol. Segnare è importante perché così cambia l’atteggiamento degli avversari che devono aprirsi. Infatti dopo il gol la partita è stata più aperta: sono felice, i ragazzi hanno dimostrato carattere e voglia, oltre a saper giocare bene a calcio. Un’ottima prestazione e tre punti importanti. Ora avremo qualche giorno per recuperare alcuni giocatori e preparare la prossima partita contro l’Atalanta, che è un avversario forte: dovremo mettere energia e concentrazione. Sappiamo che sarà complicata, dovremo avere l’iniziativa e combattere perché loro sono forti tecnicamente e fisicamente. Sarà una partita diversa, immagino un’Atalanta aggressiva e noi dovremo mettere dinamismo ed energia per vincere.

Koopmeiners per noi è un giocatore importante, può occupare tanti ruoli perché ha qualità fisiche e tecniche. Riesce a interpretare bene il gioco, ora sta giocando più alto, sa quando cambiare posizione e quando entrare dentro il campo per mettere in difficoltà l’avversario. Lui è sempre lo stesso, generoso e solidale con i compagni. Sono contento, è un grande giocatore ed è un privilegio averlo dalla nostra parte. Il gol è importante sicuramente, ma io l’ho sempre difeso perché lo vedo in allenamento, so di cosa è capace e cosa può dare alla squadra.

Non tutto da buttare per l’allenatore in seconda degli scaligeri Alberto Bertolini:

Stasera abbiamo dato tutto, abbiamo avuto la sfortuna di avere due infortunati a fine primo tempo e quindi è stato necessario cambiare qualcosina. D’altronde per fare risultato fuori casa con la Juve deve andare tutto al meglio. Se quel super gol di Suslov fosse stato buono magari poteva andare diversamente, però abbiamo retto fino a che abbiamo potuto. Abbiamo avuto un grande spirito di sacrificio. Sappiamo bene qual è il nostro obiettivo, oggi per noi era una partita difficile e l’abbiamo affrontata al massimo. È ovvio che i punti che ci servono vadano fatti in casa nelle nostre partite: questo era un bonus, bastava reggere altri 20 minuti. Abbiamo fatto del nostro meglio.

 

 

 

 

 

 

 

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