Perché Norris è l’anti-Verstappen

Con il gran premio del Messico consegnato agli archivi come la gara più movimentata della stagione 2023 (anche se con il solito Max Verstappen a farla da padrone dalla prima all’ultima curva) non è stato difficile apprezzare la prestazione superba della McLaren numero 4 guidata da Lando Norris che, ormai da inizio luglio, ha inanellato una serie di podi e piazzamenti in zona punti degni di nota. L’inglese classe ‘99 si è portato a sole 14 lunghezze da Fernando Alonso che con la sua Aston Martin sta attraversando un periodo decisamente negativo. L’asturiano ha totalizzato solo 14 punti nelle ultime 6 gare disputate.

 

Costante e solido

La costanza e la solidità delle prestazioni di Norris lo hanno portato ad essere il più vicino in termini di risultati al tre volte campione del mondo olandese. Seppur Max sia imbattibile, sono chiari alcuni segnali molto positivi che potrebbero fare da preludio ad un’ottima stagione 2024 per il pilota McLaren. Norris, nonostante la presenza di un compagno di box molto scomodo come il rookie Oscar Piastri, può vantare ben 4 podi in più della giovane promessa australiana oltre ad una media punti a gara praticamente doppia (8,89 contro 4,58).

La rivalità interna sicuramente sta incidendo sulla crescita sportiva dell’inglese. Dopo un inizio di stagione a singhiozzo (a causa soprattutto dalle performance poco soddisfacenti della MCL60) Piastri ha saputo dimostrare il suo valore posizionandosi a ridosso del compagno di scuderia, riuscendo addirittura a metterlo in ombra nel corso del sabato Sprint del GP del Qatar dove ha fatto registrare la pole position nella qualifica Shoot-Out e la vittoria nella Sprint Race.

La forza mentale che sta dimostrando Norris in queste ultime battute del mondiale 2023 in confronto alla presenza così viva e prepotente di Piastri è sicuramente uno degli elementi che lo rende il potenziale avversario diretto di Verstappen. Questo ovviamente se la McLaren riuscirà veramente ad equipaggiare una vettura in grado di battagliare con il team austriaco. La Red Bull è la vettura più forte del circuit, meritevole di aver espresso una superiorità tecnica da metà 2022 su tutti gli altri, ma con una monoposto costruita ad hoc per lo stile di guida di Max e non del compagno di squadra Perez. Quest’ultimo, infatti, non è praticamente mai riuscito a contrastare il dominio dell’olandese, che ha trovato vita facile fin dai primi appuntamenti del campionato di quest’anno.

 

Crescita esponenziale

Un altro aspetto che avvicina sempre più Norris al ruolo di prossimo antagonista di Verstappen è la superiorità dimostrata nei confronti degli altri piloti dal weekend in Austria. Considerando il testa a testa con Hamilton, attualmente terzo nel mondiale piloti, dalla gara al Red Bull Ring di inizio luglio al GP del Messico di domenica scorsa, Lando ha totalizzato ben 145 punti a fronte dei 116 raccolti dal 7 volte campione del mondo.

A dimostrazione della bontà della guida concreta e solida del ventitreenne, anche il numero di giri segnati è un importante indicatore tra i due piloti. Nel campionato corrente Norris ha percorso ben 1232 giri contro i 1179 di Hamilton. Numeri che tengono conto anche del ritiro per incidente del sette iridato in Qatar dopo lo scontro con il compagno di squadra Russell e di una squalifica ad Austin per irregolarità al fondo della sua W14.

Ultimo elemento che fa di Lando un potenziale contendente nel breve-medio termine per Max è la crescita esponenziale che ha avuto la scuderia di Woking nel corso della stagione corrente. Alla presentazione della MCL60 il team principal Andrea Stella aveva subito abbassato le aspettative dei fan McLaren dichiarando che la vera monoposto sarebbe “arrivata” da Silverstone in poi, quindi a metà stagione. In effetti, fino alla nona gara, Norris ha racimolato solo 24 miseri punti ma, non appena sono stati implementati gli aggiornamenti previsti, il campionato ha preso un’altra piega . La manifestazione dei progressi della vettura con gli update è ben visibile dal passo gara che riesce a garantire Norris da molti weekend e la prestazione in Messico ne è la dimostrazione.

Un Q&A dal canale Youtube di Norris: il pilota McLaren risponde alle domande dei fan

 

Max permettendo

Partito 17°, Lando è riuscito a risalire fino in zona punti grazie ad una strategia aggressiva con partenza su gomma soft per poi passare alla hard fino alla bandiera rossa causata dalla Haas di Magnussen. Alla ripartenza (avvenuta in decima posizione) ha mantenuto un approccio conservativo che lo ha portato a sacrificare delle posizioni, ma ad evitare contatti con gli altri piloti. Non appena il gruppo ha iniziato a sgranarsi ed assestarsi, Lando ha avuto la possibilità di sfruttare al massimo la propria vettura, che, oltre ad essere performante, si è dimostrata anche molto gentile su quel tipo di mescola, aspetto non scontato visto che molti piloti sono andati in sofferenza proprio con quello pneumatico.

Al termine della gara Norris si è piazzato in quinta posizione, davanti a Russell e a Piastri che, all’inizio delle 71 tornate, partivano molto più avanti di lui.

Tutti questi elementi possono davvero essere degli indizi che fanno presagire una rivalità inedita, o, magari, l’aggiunta di qualche altro speciale invitato alla “festa” tra questi due fenomeni. Alla fine, comunque, quello che si augurano tutti gli appassionati di Formula 1 è che Max torni sulla Terra, perché in questo momento non è umano.


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Di Gianluca G. Triolo

Nato a Torino, classe '93, appassionato di F1. Animo competitivo in tutti gli ambiti della vita.