Come sta andando la stagione NFL?

Mancano 6 giornate alla fine della stagione regolare NFL. Molti verdetti sono ancora in bilico, com’è normale che sia in una stagione di appena 17 partite, ma è giunto il momento di fare un primo bilancio tra conferme, sorprese e più o meno attesi disastri.

 

AFC East

 

Partiamo dall’AFC East, dove i Miami Dolphins hanno dato seguito ad un ottimo inizio di stagione, con un attacco spumeggiante ed un Tua Tagovailoa in formato potenziale MVP, dopo gli spaventi della scorsa annata. Sembra che alla squadra di McDaniel manchi ancora un pizzico di esperienza per scavalcare le top contender in conference, ma il rebuilding si può dire concluso con successo. La franchigia sembra a una free agency dal Super Bowl, ma puntare al Championship è un dovere già quest’anno.

Discorso opposto vale per i Buffalo Bills. Una squadra che ai nastri di partenza sembrava avere tutto per giocarsela fino in fondo, ma che oggi si trova impantanata sul 6-6 dopo aver traballato non poco. L’ultima prestazione con gli Eagles è stata di livello, ma i due calci falliti hanno finito per costare caro. C’è spazio per arrivare alla wild card, soprattutto se Josh Allen tornerà definitivamente quello dell’anno scorso, ma il treno per i grandi appuntamenti sembra passato. È arrivato il momento di premere il bottone del rebuilding o basterà qualche ritocco al roster?

 

Jets e Patriots stanno già studiando per il draft. Anche un paventato, e medicalmente inspiegabile, ritorno di Rodgers non porterebbe la squadra di New York da nessuna parte quest’anno, e rischierebbe di compromettere il futuro a medio termine del QB con la franchigia. Un gall of famer di questo calibro meriterebbe di chiudere la carriera con un ultimo viaggio in post season. Con i Bills in calo e i Patriots così disastrati, l’anno prossimo potrebbe essere quello giusto per rivedere i Jets ai playoff, che mancano dal 2010.

Sui Patriots c’è poco da dire: un disastro. Bill Belichick sembra aver perso lo smalto e l’inventiva che lo ha sempre caratterizzato. New England è stata plasmata a sua immagine e somiglianza e ha dominato per vent’anni, ma ora tutto sembra l’ambiente sembra aver bisogno di una ventata di novità. Forse un nuovo quarterback potrebbe riportare entusiasmo, ma sembra che il Sunset Boulevard sia stato imboccato: se Belichick si incaponirà sul record di Don Shula (l’allenatore con più vittorie della storia NFL), potrebbe trasformarsi in un lungo viaggio.

 

AFC North

 

In AFC North le tinte sono ben più sfumate. Nella Division più ruvida dell’NFL, Baltimore continua a macinare. Solido 9-3 e titolo di divisione che non dovrebbe essere in discussione. Con un Lamar Jackson così solido si può arrivare lontano, ma l’infortunio che ha messo fine alla stagione di Mark Andrews rischia di pesare notevolmente sulle ambizioni dei Ravens. 

Steelers e Browns, pur 7-4, sembrano avere poche chance di andare lontano. Myles Garrett, candidato in pectore al Defensive Player of the Year, guida la straordinaria unit difensiva di Cleveland, ma l’assenza per il resto della stagione di Deshaun Watson, anche se mai davvero convincente fino ad oggi, fa presagire tinte più fosche per l’avanzare della stagione.

 

Sugli Steelers c’è poco da dire: Mike Tomlin sta compiendo l’ennesimo capolavoro. Il record è bugiardo per quello che si è visto in campo e probabilmente sarà smascherato in caso di postseason, ma nel frattempo la squadra di Pittsburgh resta rilevante e, salvo cataclismi, dovrebbe concludere l’annata con l’ennesimo record positivo. Per Tomlin si tratterebbe della 17esima stagione consecutiva sopra il 50% di vittorie. Cosa si può chiedere di più al buon Mike? Di arrivare almeno al Divisional? Con Kenny Pickett dietro la linea sarebbe una discreta impresa.

In fondo alla AFC North ci sono i Cincinnati Bengals. Joe Burrow ha giocato in condizioni precarie per buona parte dell’anno e, proprio quando sembrava finalmente sano, è arrivato l’ennesimo infortunio che ne ha chiuso la stagione anticipatamente. Quest’anno è andata così, ma fino a quando ci saranno Joe Cool e Ja’Marr Chase la squadra resta competitiva.

 

AFC South

Jacksonville Jaguars al comando in AFC South, ma tra le leader di Division è sicuramente la meno convincente. Trevor Lawrence non ha ancora fatto il salto in avanti che ci si aspettava dato il suo potenziale e, anche se il record recita 8-3, la squadra non sembra in grado di fare una run profonda ai playoff.

 

Colts e Texans sono accomunate dal record (6-5) e in piena corsa per una wildcard. Anthony Richardson ha mostrato buone potenzialità ad Indianapolis, prima di concludere la sua stagione anzitempo causa infortunio. L’ex Florida Gator resta però lontano dal folgorante debutto di CJ Stroud (qualcuno si ricorda ancora del suo cognition test?). Grazie a lui la squadra di Houston è ritornata rilevante in NFL e il futuro sembra ora luminoso. CJ e il baffuto Gardner Minshew, battaglieranno per una wildcard fino alla fine, ma per valutare le reali prospettive future di entrambe le franchigie dovremo attendere almeno fino all’anno prossimo. 

I Tennesse Titans, ultimi in Division, stanno già testando le potenzialità del loro nuovo QB scelto al secondo giro. L’era di Tannehill, mai davvero convincente, e di King Henry, su cui l’usura comincia a farsi sentire, sembra essere arrivata al capolinea. È il momento di ripartire; le prossime partite ci diranno se Will Levis può essere l’uomo giusto su cui rifondare.

 

AFC West

Concludiamo la conference con l’AFC West. I Kansas City Chiefs, in testa con un record di 8-3, sono sembrati un po’ distratti e a volte non convincenti nei secondi tempi. Restano una squadra da titolo (e con Patrick Mahomes ci mancherebbe che non lo fossero), ma meno solidi del passato, soprattutto in attacco. Buone notizie però dalla difesa, seconda per points allowed in tutta la lega: un dato che ai playoff servirà.

I Denver Broncos sembrano aver ritrovato un Russell Wilson presentabile. Potrebbe bastare per strappare una wildcard e le 5 vittorie consecutive hanno decisamente rimesso sulla giusta china la stagione. Rimangono però una squadra a metà del guado: famosi per essere stati “ad un QB dal Super Bowl”, dopo l’arrivo del tanto atteso Mr. Unlimited si sono accorti di avere ancora diversi aggiustamenti da fare.

 

A concludere la Division troviamo Raiders e Chargers, che però condividono prospettive diverse. La squadra di L.A. ha la necessità di costruire rapidamente un core solido intorno ad Herbert e forse un cambio di coach aiuterebbe: nonostante la regressione rispetto all’anno scorso non sono così distanti dal diventare competitivi. Discorso opposto per i Raiders. Liberatisi finalmente di McDaniels hanno fatto registrare progressi limitati e, dopo aver panchinato Jimmy Garoppolo, in estate faranno ripartire l’ennesima ricostruzione.

 

AFC: Dolphins, Chiefs e Ravens verso il titolo

Tirando le somme, le vere contender in AFC sembrano Miami, Kansas City e Baltimore.

Miami, nonostante un attacco stellare, non è stata ancora testata ad altissimi livelli in post season. Questo potrebbe pesare, soprattutto se la difesa continuerà a scricchiolare.

I Ravens si presenteranno con la solita difesa impenetrabile e un attacco meno Jackson-dipendente rispetto al passato. Lato WR la musica sembra cambiata rispetto al passato, ma riusciranno a sopperire all’assenza di Andrews

Per i Chiefs l’esperienza di coach Andy Reid potrebbe risultare ancora decisiva per strappare un biglietto per Las Vegas. Resta da capire se saranno in grado di salire di giri quando conterà davvero. Nonostante diversi errori marchiani, contro gli Eagles la prestazione è stata incoraggiante e solo il drop di Valdes-Scantling ha impedito a Mahomes & Co. di battere la miglior squadra NFL. Tutto apparecchiato a febbraio per il remake dell’anno scorso?

Concentriamoci adesso sulle prospettive delle squadre appartenenti alle quattro division della NFC. Ad esclusione della South, le altre division sembrano avere già un chiaro padrone. Per gli ultimi posti ai playoff è però bagarre. 

 

NFC East

Partiamo subito dalle due Juggernaut della NFC East, Eagles e Cowboys.

 

La squadra di Philadelphia, sembra avanzare come un rullo compressore e il record di 10-1 li qualifica già alla post season. La franchigia è gestita magistralmente: grazie anche ad uno straordinario AJ Brown, Hurts ha ulteriormente migliorato il suo gioco e potrebbe puntare all’MVP. Ad esclusione dell’inatteso scivolone con i Jets, gli Eagles stanno facendo registrare un ruolino immacolato. Se analizziamo però le ultime uscite qualche piccola crepa appare. Convincenti contro i Cowboys, gli Eagles sono sembrati più in difficoltà contro Chiefs e Bills. Queste due vittorie saranno lette prospetticamente come campanello d’allarme o ulteriore prova di maturità. Uscissero vincenti contro 49ers e nuovamente Dallas completerebbero un tour de force impressionante. Ad oggi restano la squadra da battere. L’attenzione riservata a Phila sta facendo bene ai Cowboys (8-3). Andranno ai playoff da prima wildcard e a fari relativamente spenti. L’attacco guidato da Preskott e Lamb sta performando e in difesa risultano competitivi. La creatura di Jerry Jones potrà giocarsela con chiunque.

Discorsi opposti risuonano in casa Giants e Commanders (entrambe 4-8). Dopo gli ottimi risultati della scorsa stagione, New York si è accorta di aver dato un contratto esagerato ad un QB mediocre, per altro al momento infortunato. La situazione Jones rischia di far ripiombare nel baratro la squadra di Daboll, che tanto bene aveva fatto appena 12 mesi fa.
Per quanto riguarda Washington, alla trade deadline hanno definitivamente deciso di smantellare. Dopo l’addio a Sweat e Young, il prossimo a lasciare potrebbe essere coach Ron Rivera. Si ripartirà con un progetto finalmente serio?

 

NFC West

L’NFC West è guidata dai 49ers di Kyle Shanahan. Dopo il miracolo fatto con Garoppolo, il playbook costruito su Purdy sta pagando anche sul lungo periodo, mentre la difesa è al top della lega per punti concessi. Il risultato è un solido 8-3. All’inizio della stagione sembravano imbattibili, poi qualcosa si è inceppato. Dopo le 3 sconfitte di fila contro Browns, Vikings e Bengals, la squadra ha però saputo reagire inanellando 3 vittorie consecutive (contro avversari però ampiamente alla portata). Ora viene il bello: domenica si andrà al Lincoln Financial Field di Philadelphia.

La seconda forza della Division sono i Seahawks, appena sopra .500 (6-5). Dopo la normalizzazione di Geno Smith, non sembrano spaventare le potenze della Conference in ottica playoff, ma sono in piena corsa per strappare una wildcard. Finita questa stagione, toccherà a Pete Carroll decidere su come uscire dalla mediocrità del dopo Wilson. 

 

I Rams possono ancora sperare di prolungare la loro stagione fino a gennaio, anche se al momento fanno registrare un record negativo (5-6). La scoperta di Puka Nacua ha dato un po’ di entusiasmo all’ambiente. Dopo la brutta sconfitta contro i Packers, sembra si sia invertita la rotta, ma restano ben lontani dai primi. 

Concludiamo con i Cardinals (2-10). È tornato Murray ma ormai è troppo tardi. A questo punto converrebbe tirare i remi in barca e pianificare la prossima stagione. Forse è stata un’allucinazione collettiva, ma appena un anno fa erano partiti come outsider per il titolo.

 

NFC North

 

Nella NFC North, dopo il crollo di Detroit al Thanksgiving, le certezze cominciano a vacillare. Il record dei Lions (8-3) è ampiamente da primi della classe, ma Goff pare in regressione e con lui buona parte della squadra. Il titolo divisionale dovrebbe essere in ghiaccio, ma arrivare ai playoff con un abbrivio diverso è necessario se davvero si vuole puntare a fare strada.

Dietro alla squadra di coach Campbell ci sono Vikings e Packers, separati da una sola vittoria. Dopo un pessimo inizio e l’infortunio di Cousins, in Minnesota si stanno arrangiando con l’astronauta mancato Dobbs, in attesa di ritrovare il miglior Jefferson, ai box da diverse settimane. La sconfitta con i Bears non ci voleva, ma possono ancora sperare in una wildcard. L’anno prossimo, con Cousins che diventerà free agent, la priorità sarà trovare una risposta a lungo termine per la posizione di QB. E non sarà facile.

Dai Packers (5-6) qualche segno di vita. La vittoria contro Detroit potrebbe essere un abbaglio, ma Love, dopo un inizio più che traballante, sta mostrando piccoli progressi; da capire se può raccogliere un’eredità piuttosto pesante. A Green Bay l’ultima stagione senza un QB da Hall of Fame l’hanno vista nel 1991. Ben tornati sulla Terra, ci vorrà un po’ di pazienza.

 

In fondo alla division troviamo i Chicago Bears (4-8). Ennesima stagione deludente, ma dall’anno prossimo la musica potrebbe cambiare. Grazie alla trade che ha portato a Carolina Bryce Young, Chicago ha buone probabilità di avere ben 2 delle prime 5 pick del prossimo draft. Resta però da sciogliere il nodo quarterback. Justin Fields sembrava l’uomo giusto per guidare i Bears e cancellare definitivamente il fantasma di Cutler (statisticamente il miglior QB della storia della franchigia: sì, avete letto bene), ma ad oggi ne sono tutti meno sicuri. È lui il problema? Probabilmente no, ma passare Caleb Williams potrebbe trasformarsi in un errore fatale.

 

NFC South

Concludiamo con l’NFC South, di gran lunga la peggior Division dell’intera NFL. Nessuna squadra con record positivo, ma per forza di cose una dovrà arrivare alla post season. Ed è tutto ancora aperto.

Ridder è tornato il QB titolare di Atlanta (5-6), ma non pare in grado di portare i Falcons da nessuna parte. A New Orleans (5-6) l’esperimento Carr sembra in procinto di fallire e Winston, per quanto alle volte entusiasmante, ha già dimostrato di non essere un top tier. I Buccaneers (4-7) si possono godere alcuni sprazzi di follia grazie a Mayfield, ma restano poca cosa. Si deciderà tutto, come spesso accade, negli scontri divisionali. Se avete il fegato, potete guardarli.

 

Se annoverate Falcons, Saints e Buccs tra le franchigie in difficoltà, vi basterà volgere lo sguardo al North Carolina per rimettere tutto in prospettiva. I Panthers sono 1-10 e detengono il peggior record NFL. Hanno ceduto la loro 1st round pick 2024 (probabilmente la prima assoluta) e la 2nd round pick 2025 ai Bears per draftare Bryce Young, che da franchise QB rischia di trasformarsi in bust. È presto per giudicare, ma l’ex Crimson Tide è sembrato ancora lontano dall’essere pronto per l’NFL e il draft capital speso per lui rischia di diventare un’ulteriore zavorra. Come se non bastasse, i Panthers hanno appena licenziato coach Reich e assegnato il suo posto ad interim a Chris Tabor, special teams coordinator. Auguri.

 

NFC: Eagles super favoriti, 49ers e Cowboys inseguono

La situazione dell’NFC sembra al momento più definita di quella dell’AFC. Gli Eagles sono i grandi favoriti e, nonostante gli ultimi tentennamenti, dovrebbero portare a casa agilmente il primo seed e l’annesso first round bye. Dalle prossime due partite capiremo quanto 49ers e Cowboys potranno davvero impensierirli in ottica Championship.
Sarebbe però un errore sottovalutare Kyle Shanahan e il suo team. L’anno scorso i 49ers sono andati ad un QB sano (su tre!) dal Super Bowl. E tutto lascia intendere che la sfida per l’NFC potrebbe ripresentare gli stessi attori. Prepariamo i popcorn.

 


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