Super Bowl LVIII Preview – Paura e Delirio a Las Vegas

Riavvolgiamo il nastro. Il 7 Settembre l’NFL cominciava con la sua 104ª stagione con il match tra Kansas City e Detroit: c’è mancato poco che la partita di inaugurazione e quella di chiusura coincidessero. Solo una reazione da grande squadra ha permesso ai San Francisco 49ers di ribaltare l’inerzia e portarsi a casa l’NFC Championship a discapito di Detroit con annesso il biglietto per il Super Bowl.

 

NFC Championship – San Francisco 49ers vs. Detroit Lions

I Lions si sono dimostrati all’altezza del palcoscenico e sin dai primi snap hanno messo in seria difficoltà gli uomini di Shanahan. La grande corsa in campo aperto di Williams, generata da un gioco a sorpresa, ha sbloccato la partita per Detroit, capace di allungare e portarsi addirittura sul 14-0 dopo appena un quarto di gioco grazie al secondo touchdown di Montgomery con un’altra corsa proprio a ridosso della goal line. McCaffrey è riuscito a rispondere all’1-2 micidiale di Detroit con un drive dominante ma un pessimo intercetto di Purdy ha dato ulteriore benzina alla squadra di Campbell. Un’altra corsa, questa volta di Gibbs, e poi un calcio da poche yard hanno sigillato il primo tempo sul 24-7 per gli ospiti. La partita sembra abbondantemente indirizzata ma forse per salutare i 49ers è ancora troppo presto.

Purdy, con un grande secondo tempo, ha dimostrato di essere più di un Game Manager

 

Al ritorno dagli spogliatoi l’inerzia del match cambia completamente. Purdy riesce a trovare ritmo e utilizzare al meglio tutte le armi del suo incredibile attacco e la difesa dei Niners comincia a fare breccia nella linea di Detroit trovando più soluzioni contro le corse. Aiyuk realizza un touchdown miracoloso dopo una fortunata carambola con il casco di un avversario e, a seguito di un fumble di Detroit, è ancora McCaffrey a garantire altri due punti per i padroni di casa. Ormai la vittoria di San Francisco è inevitabile e il touchdown di Mitchell crea il margine di sicurezza che vanifica il grande drive di Goff concluso con una bella ricezione di Williams in endzone. Troppo tardi per Detroit, finisce 34-31.

Neanche quest’anno i Lions sono riusciti a spezzare l’incantesimo che impedisce loro di arrivare a giocarsi il Vince Lombardi Trophy: pur essendo una delle franchigie più antiche della lega, non sono mai arrivati al Super Bowl. Seppur favoriti dai matchup nei turni precedenti, si sono dimostrati molto solidi e tutt’altro che una cenerentola capitata al Championship per caso. Campbell ha espresso grande rammarico per l’occasione persa (e come biasimarlo, considerando la presenza nella propria division di una franchigia in grande crescita come Green Bay, guidata dal quarterback Jordan Love in rampa di lancio). Tuttavia le basi per confermarsi come contender ci sono: questo progetto resta una bella novità nel panorama dell’NFC.

Mahomes riflette su quante volte è andato al Super Bowl

 

AFC Championship – Kansas City Chiefs vs. Baltimore Ravens

La sconfitta dei Ravens ha invece toni più scuri. I Chiefs hanno giocato una partita ordinata in attacco, accontentandosi dei touchdown di Kelce e Pacheco, dominando però con la difesa. Lamar Jackson non è mai riuscito a far prendere ritmo all’attacco e i suoi ricevitori sono stati puniti da giocate difensive al limite del paranormale.

La partita giocata a Baltimora è stata una masterclass difensiva da parte di Andy Reid e Steve Spagnuolo. I Ravens, in ben tre quarti, hanno realizzato solo un marginale calcio a 2.38 minuti dal termine della partita, pur registrando oltre 330 yard totali di cui oltre 270 su passaggio. Pertanto ai Chiefs è bastato controllare il cronometro senza nemmeno mettere punti a referto nel secondo tempo: 17-10 il finale, un match poco avvincente dal punto di vista delle giocate ma gestito con una solidità mentale notevole da parte di Kansas City.

Harbaugh, alla sua sedicesima stagione alla guida dei Ravens, dovrà riflettere su cosa manca a questa squadra per fare l’ultimo e decisivo passo per il Super Bowl e la sconfitta contro questi Chiefs, per nulla irresistibili, potrebbe pesare su un ambiente che si ritiene da titolo.

Lamar Jackson, in versione Tartaruga Ninja, durante la conferenza stampa post AFC Championship perso

 

Verso il Super Bowl

Il Super Bowl LVIII si giocherà nel galattico Allegiant Stadium di Las Vegas, la casa dei Raiders, ennesimo stadio fantascientifico made in USA. Come da prassi, saranno diversi gli eventi a contorno della partita: Reba McEntire e Post Malone si esibiranno per prima della partita, mentre l’halftime show sarà tenuto da Usher.

Immancabile poi la solita carrellata di spot da milioni di dollari – rendere la pubblicità uno show nello show, riuscendo a tenere incollate alla tv intere famiglie anche nei momenti morti, che bravi questi americani – e la consueta parata di stelle. In casa Chiefs non mancherà ovviamente il supporto di Taylor Swift, attuale compagna di Travis Kelce. La cantante si esibirà a Tokyo il 10 Febbraio per poi partire alla volta di Las Vegas, dove dovrebbe arrivare in tempo per la partita, grazie al fuso orario. Cosa non si fa per amore.

Sarà l’Allegiant Stadium, costato circa 2 miliardi di dollari, ad ospitare il Super Bowl LVIII

 

Come arrivano quindi al gran ballo finale le due contendenti per il titolo? I 49ers sono apparsi completi e solidi, un roster con poche lacune in grado di superare la classica serata storta. Shanahan ha creato una macchina praticamente perfetta, ulteriormente esaltata da un diligente e ordinato Purdy, freddo quando serve e attento a ridurre al minimo l’errore. D’altronde non è necessario forzare o rischiare la giocata quando puoi passare il pallone a McCaffrey, Samuel, Aiyuk o Kittle. In difesa l’arrivo in corsa di Young è stata una buona presa e Nick Bosa continua a confermare il suo valore. Forse non abbiamo di fronte il top dell’NFL ma con un attacco così basta e avanza.

Per i Chiefs invece vale il discorso opposto. La difesa è salita in cattedra con il proseguire della stagione e contro i Ravens si è dimostrata davvero superlativa. Al di là delle giocate dei singoli, si tratta di una unit coesa e ben allenata, il punto di forza fondamentale per passare sia il Divisional che il Championship contro avversari di altissimo livello.

E l’attacco? Quest’anno c’è stata una forte regressione, è evidente. Kelce ha ancora qualche cartuccia da sparare malgrado il chilometraggio e Pacheco corre bene. Tuttavia Kansas City sembra confidare sempre di più sull’inventiva di Mahomes per far accadere qualcosa. D’accordo, è un fenomeno assoluto che, alla sua settima stagione in carriera, farà registrare la quarta apparizione al Super Bowl negli ultimi cinque anni ma pare necessario qualche aggiustamento in offseason per mettere a disposizione di un talento del genere un corpo ricevitori più affidabile.

Se andiamo ad analizzare brevemente la partita, ad oggi San Francisco sembra essere più solida e completa, nonostante Kansas City potrebbe ancora avere un’ultima marcia da scalare e salire di giri quando conterà di più. Il confronto decisivo dovrebbe essere attacco 49ers vs difesa Chiefs: limitare Purdy e compagni non è impresa facile ma rimanere a contatto e consegnare l’ultimo drive nelle mani di Mahomes potrebbe rivelarsi un piano partita vincente.

Niente pronostici, godiamoci lo spettacolo. Pronti a passare una notte insonne tra l’11 e il 12 Febbraio?

 


Ascolta Catenaccio, il podcast di Puntero. Puoi trovarlo su Spotify, oppure ti basta cliccare qui sotto.

 

catenaccio